Con riferimento all'iniziativa varata dal Ministero della Funzione Pubblica, denominata: "Burocrazia Diamoci un taglio", che dava ai cittadini la possibilità di formulare suggerimenti su temi di varia natura (iniziativa nel solco di alcune altre che suggerii, oltre dieci anni prima, come ad esempio quella con cui anticipai la c.d. politica 2.0.).

A) Riporto di seguito il mio primo suggerimento che ho fornito in data 16 febbraio 2012 ed in particolare riporto: in primo luogo, il testo più esaustivo che volevo inoltrare (e che ho anche auocertificato via pec e che in precedenza autenticai nella data) ed, in secondo luogo, quello che ho dovuto inoltrare essendo limitato nel form messo a disposizione dal Ministero dal poter impiegare non più di 800 caratteri.

Considerata la sostanziale attendibilità delle proiezioni elettorali basate su dati parziali, ma reali,
e al fine di rafforzare le occasioni e gli strumenti di controllo e d’indirizzo degli elettori circa l’operato dei propri rappresentanti, trovo opportuno che nel nostro ordinamento sia introdotta la possibilità d’indire (secondo necessità) consultazioni di natura occasionale/spot e parziale (interessando ad esempio 1 sezione su 1000) a richiesta:

- o del P.d.r.
(che in tal caso potrà basarsi semplicemente sul sentore avvertito nel paese; ad esempio avrebbe potuto farvi ricorso nei confronti di un precedente governo che pareva aver perso, da tempo, il feeling con gli elettori);

- o ad opera dei cittadini stessi, attraverso la raccolta di firme, anche in tal caso, altra novità, a livello di campione statistico (ossia raccogliendole, ad esempio, in sole dieci città di medie dimensioni, che non abbiano un orientamento politico storicamente molto marcato).

Quanto sopra, di cui fornirò ulteriori dettagli in seguito, comporterà anche l’istituzione di giornate di reperibilità “elettorale” per i potenziali votanti e per gli scrutatori,
considerato anche che per evitare pressioni indebite sugli elettori l’estrazione delle sezioni partecipanti sarebbe preferibile avvenisse solo pochi giorni prima, se non addirittura il giorno prima.

Trovo, inoltre, che l’aspetto più significativo di tali rilevazioni, con riferimento ad alcuni quesiti generali (quali ad esempio il rinnovo o la mancanza di fiducia nei confronti di un dato governo in carica), sia più ancora che il dato in valore assoluto, lo scostamento rilevato rispetto al passato, se esistente.

Nulla esclude, comunque, che si possano rimettere al giudizio degli elettori anche situazioni più specifiche (di cui fornirò alcuni esempi), e non solo, quindi e come visto, l’indirizzo circa l’opportunità o meno di una prosecuzione o della caduta di un governo Ipotesi, quest’ultima, che potrà avvenire, comunque e sempre, solo ad opera del P.d.r., che, sulla base delle indicazioni ottenute ed espresse dal campione di elettori in sede di consultazione spot e parziale, potrà decidere (secondo i casi) di sciogliere le camere o di tentare la formazione di un nuovo governo.

Riguardo invece casistiche più specifiche, e fatta salva la possibilità per i partiti di fornire agli elettori schede o cartelle con indicate in modo sintetico e chiaro i pro e i contro di certe decisioni, penso alla possibilità di interpellare, sempre a campione, gli elettori su molte questioni di rilevante valore economico, ma non solo
(consultazioni che potranno essere indette ad esempio sulla base di un quesito principale, cui potranno poi affiancarsene altri, stante l’opportunità esistente di interpellare direttamente parte del popolo sovrano).

Tra i possibili quesiti da sottoporre agli elettori, tanto per fare alcuni esempi, vi sarebbero potuti essere, o vi potrebbero essere: la definizione dei requisiti richiesti agli aspiranti rappresentanti, il loro numero, le modalità di elezione, compresa la scelta per il ricorso o meno all’indicazione delle preferenze nelle schede elettorali.

Pensando a questi ultimi temi e facendo un esempio traslato, se ad un concorso di bellezza lasciassimo alle sole candidate la definizione dei requisiti e delle regole per conseguire il titolo di miss, essendo le brutte più numerose delle belle, si correrebbe il serio rischio di trovarsi una miss barbuta, alta uno e cinquanta e con due cosce che farebbero invidia a Rumenigge (questo senza nulla avere contro queste persone che avranno certamente, e per compensazione, altre ammirevoli e apprezzabili qualità) ”.

Segue ora il testo che ho potuto effettivamente inviare, non potendo impiegare nel form messo a disposizione dal Ministero più di 800 caratteri:

“Vista l’attendibilità delle proiezioni elettorali basate su dati parziali reali, suggerisco consultazioni di natura occasionale e parziale (interessando es. 1 sezione su 1000) a richiesta: o P.d.r. (che si baserà sul sentore nel paese); o dei cittadini, attraverso raccolta di firme (es. in 10 città medie). Necessarie giornate di reperibilità “elettorale” per i potenziali votanti e scrutatori; ed estrarre le sezioni pochi gg prima. Con riferimento a quesiti quali: il rinnovo o mancata fiducia ad un governo, più che il dato assoluto, utile lo scostamento rilevato. La caduta di un governo potrà avvenire ad opera P.d.r che, sulla base indicazioni ottenute dal campione di elettori, potrà decidere di sciogliere le camere o tentare formazione di un nuovo governo. Su quest specifiche i partiti p”.

B) Restando in tema di questioni politiche ed elettive, riporto di seguito un mio suggerimento che ritenni di possibile interesse per il Movimento 5 Stelle e che descrissi, però, via mail il 24 novembre 2012, a corollario di un’altra mia soluzione, all’Associazione Servizio Pubblico, lasciandoli liberi di portarglielo all’attenzione.

Il mio suggerimento consisteva nel fare pressione a livello istituzionale e mediatico affinché passasse la regola che: qualora un movimento politico acquisisse alle elezioni un certo numero di seggi (poniamo 150) avrebbe potuto scegliere di mandare in Parlamento un numero di persone sino a cinque volte inferiore (nell’esempio: 30 unità) il cui peso di voto sarebbe rimasto comunque, ed ovviamente, pari al numero dei seggi conquistati.

La motivazione era evitare che al Parlamento sedessero, certamente tante brave persone, ma magari non tutte adeguatamente preparate, o non adeguatamente indispensabili, nel definire gli obiettivi e le soluzioni da perseguire e da porre in atto.

C) Tornando a più sopra, ossia alle mie proposte riguardanti l'inziativa "Burocrazia Diamoci un Taglio", il secondo suggerimento che fornii, sempre in data 16 febbraio 2012
(rimandando l'invio di suggerimenti più complessi ad altro momento, anche perchè la limitazione nel numero dei caratteri mi complicava molto il lavoro), era molto semplice e di facile impiego, e prendeva spunto da un caso reale che mi interessò in prima persona.

In breve, poiché, quasi un mese prima inviai ad un ufficio una semplice richiesta info, via mail, senza ottenere alcuna risposta. In una mia seconda comunicazione, rinnovando questa mia richiesta, gli fornii anche un mio suggerimento che riassumo di seguito nella forma che ho impiegato sul form del Ministero:

"qualora i tempi medi di risposta a richieste di informazioni pervenute via mail superino le due settimane
(ma io credo sia opportuno anche se superino i dieci giorni) sarebbe preferibile che tali uffici impostino un semplice servizio di risposta automatica cha avvisi gli utenti circa questi lunghi tempi di risposta.

Altrimenti uno non sa se hanno snobbato o dimenticato la sua richiesta, e rischia, magari, di attendere del tempo invano, oppure di riproporre la propria richiesta duplicando il lavoro per entrambe le parti in causa.


Opportuno anche e forse specificare nella mail di risposta automatica la mole media di mail ricevute ogni gg da evadere e, magari, la specifica che, in alcuni casi, i lunghi termpi di attesa possono essere dovuti a richieste particolarmente complesse”

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Da notare anche che, venti giorni dopo l'inoltro delle mie soluzioni di cui ai punti A e C, ricevetti una mail di risposta in cui mi si diceva che un mio progetto era oggetto di approfondimento. Poichè però, come visto, nella stessa data ne inoltrai due, non saprei dire a quale si riferissero.

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con riferimento al punto A segue
il links ad un documento che ho
autenticato nella data, il 07
febbraio 2012, dove, nelle sei
righe finali
, figuravano, già, la
maggior parte dei suggerimenti
che ho indicato più sopra

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con riferimento sempre al punto A
seguono i links alle immagini che
ho catturato dal sito del Ministero,
che documentano: nel primo caso, una
traccia del form che ho compilato (in
particolare nella sezione "Le mie
proposte" troverete parte del testo
che ho già riportato); e nel secondo
caso, la prova della compilazione
e dell'invio del form

link alla prova di presentazione mia petizione     clicca per ingrandire

segue il link ad una mail che mi è
giunta circa venti giorni dopo
l'inoltro delle mie soluzioni,
di cui ai punti A e C, in cui è
detto che il mio suggerimento era
oggetto d'approfondimento. Avendone
però inoltrate due, non so al
momento a quale si riferissero.

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con riferimento al punto C seguono i
links alle immagini che ho catturato,
sempre dal sito del Ministero, che
documentano, anche in questo caso:
sia la traccia del form che ho
compilato (anche qui vedere
soprattutto la sezione "Le mie
proposte" dove troverete il testo
riportato più sopra); sia nuovamente
la prova della compilazione
e dell'invio del form

clicca per ingrandire     clicca per ingrandire

seguono i links a immagini che
documentano l'autocertificazione,
e la prova di invio della stessa
che mi sono fatto, via pec, circa:
sia al testo che avrei voluto inviare,
in assenza di un limite nel numero max
dei caratteri impiegabili, sia al testo
che ho invece effettivamente inviato
(entrambi questi testi sono quelli
che ho già riportato più sopra). In
particolare, i testi autocertificati,
comprendono anche quelli riferiti al
secondo suggerimento che ho fornito,
nella stessa giornata del 16 02 12,
nonchè, per entrambi, alcune
osservazioni introduttive che ho
inserito nelle sezioni "La mia storia"

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link alla prova di presentazione mia petizione     clicca per ingrandire

con riferimento invece al punto B,
seguono i links: alla prima pagina
della mail che inoltrai alla
Associazione Servizio Pubblico;
e alla prima pagina della mia
autocertificazione, che mi
sono fatto via pec, al fine di
documentare il testo spedito
e l'invio in quella data.

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